Scoperte in archivio – Biasca e il cinematografo
Biasca e il Cinematografo - Lettere di Alfredo Peduzzi
a cura di Oliveto Rodoni
“Il salone era immerso nella penombra. La voluminosa signora diede un grido come fosse stata punta da uno spillo, poi si abbandonò sulla poltrona. Svenuta.”
Era, per la storia, la prima vittima del brivido cinematografico. Aveva visto apparire, nei sotterranei del Grand Cafè di Parigi, su un piccolo schermo, il treno che stava entrando in stazione.
Il calendario segnava il 28 dicembre 1895. Nei sotterranei di quel Cafè, nel locale battezzato “Salon Indien” i fratelli Auguste e Louis Lumière avevano allestito il primo spettacolo a pagamento negli annali del cinema.
Dieci anni dopo, nel 1905, il 2 dicembre, a Biasca, nell’Eden Popolare l’arrivo, sul grande schermo, del treno nella stazione, provocò un fuggi fuggi generale. E ci furono le nostre prime vittime del brivido cinematografico. (…)
INFO
Tema: Arte e spettacolo
Periodo: 1900-1950
Data: 1984/04
Comune: Biasca
Media: Il Biaschese
Autore articolo: Rodoni Oliveto, Silvano De Antoni
Data pubblicazione: 1984/04