Quaderni Biaschesi: LA FERROVIA
Una raccolta di documenti che vanno dal 1848 al 1882 e che riguardano la realizzazione della Gotthard-Bahn attraverso il comune di Biasca.
Punto strategico nella geografia dei transiti alpini di persone e di merci, già nell’epoca dei somieri fino a quella delle diligenze, Biasca trova infatti nella realizzazione della linea ferrata che attraversa le Alpi la possibilità di vivere dentro la storia della gigantesca impresa ferroviaria dell’Ottocento e di subirne tutte le conseguenze sulla configurazione del territorio, sulla composizione della sua popolazione, sulle caratteristiche della propria economia. La costruzione della linea ferroviaria, la sua penetrazione sul territorio comunale fin sotto la cascata di Santa Petronilla, l’accoglienza di genti venute da lontano, di costumi e lingue diverse, l’apertura a un nuovo mondo al quale dava accesso il rivoluzionario mezzo di comunicazione, sono tutti elementi che possono agevolmente inventariati per illustrare la portata e il significato del fatto di venirsi a trovare su un punto strategico di un asse europeo di traffico di rilevanza addirittura extra continentale
Dino Jauch
Un mondo che ci riporta alla nostra infanzia: i bei cappotti blu con i bottoni che sembravano d’argento in duplice fila, il terrore dei controllori dell’abbonamento per scolari quando si andava a scuola al Liceo di Lugano. I racconti di fatti mortali successi alla nostra stazione. Fra i nostri compagni di gioco dei bambini avevano perso il genitore od un parente, e davano alla nostra prima fantasia l’impressione del lavoro del ferroviere quale pericolo. La ferrovia era anche la nostra compagna di notte quando il suo sferragliare giungeva ovattato ma udibile dalla linea del Gottardo che passava non lontano da casa. Fu questo il nostro primo incontro con la ferrovia, come si incontra una cosa che esiste, come la montagna, la strada, il fiume, una realtà.
Alfredo Giovannini, sindaco
ANTEPRIMA

INFO
Tema: mezzi di trasporto
Periodo: 1850-1900
Data: 2015
Comune: Biasca
Autore pubblicazione: Rodoni Oliveto e De Antoni Silvano
Anno pubblicazione: 1984